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Il territorio Biellese

Biella

Iniziamo il nostro viaggio visitando Biella, tranquilla cittadina situata ai piedi delle Alpi Biellesi divenuta nota soprattutto per le sue industrie tessili. Ottimo lo shopping negli spacci aziendali, in cui si possono acquistare caldi capi in lane pregiate a prezzo di fabbrica.
Numerose sono le testimonianze storiche e artistiche del suo passato, tra cui spiccano il Battistero romanico, la Cattedrale neogotica di Santo Stefano con il suo bel campanile, il vecchio Chiostro ora sede del Museo del Territorio e il Piazzo, borgo medievale che costituisce la parte alta della città all’interno del quale si possono ammirare le tipiche architetture dell’epoca come Piazza Cisterna e la splendida duecentesca chiesa di San Giacomo.
Ah, quasi dimenticavamo, forse non tutti sanno che a Biella, nel 1944, fu progettato il progenitore della mitica Vespa: il Paperino!
Lasciamo Biella alla sua routine e ci avviamo verso il parco della Burcina.

Parco della Burcina

Questa riserva naturale speciale sita nel comune di Pollone, è un giardino storico che si estende su una dolce collina a ridosso delle Alpi Biellesi.
E’ un autentico paradiso per tutti, qui gli appassionati di botanica e giardinaggio sono di casa!
Il parco, intitolato a Felice Piacenza industriale laniero e principale fautore dell’area verde, ospita un gran numero di specie vegetali, anche esotiche, perfettamente integrate con la vegetazione locale.
Splendida è la valle dei rododendri e azalee che, nella stagione della fioritura, offre un magnifico spettacolo al visitatore che può godere anche di un’incantevole vista sulle vicine montagne e sulla pianura sottostante.
Salutiamo il parco ed eccoci sulla strada per il Santuario d’Oropa.

Santuario d’Oropa

Dedicato alla Madonna Nera, è tra i più belli e conosciuti Santuari mariani delle Alpi dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 2003.
Adagiato a quota 1200 mt. in un anfiteatro naturale di montagne che circondano la stupenda conca di Oropa, con la seicentesca Basilica Antica, rappresenta il cuore spirituale del biellese.
A Oropa la natura incontra l’anima!
Annessi al Santuario e meritevoli di visita sono le diciannove cappelle del Sacro Monte, il cimitero monumentale, il giardino botanico, oasi del WWF, che aiuta a conoscere meglio la flora alpina.
La conca vanta la prima funivia costruita in Italia e per all’epoca, 1926, anche la più alta in Europa. Un impianto ricco di storia, che in meno di 10 minuti ti porta in quota.
Lasciamo la sacralità del Santuario per visitare l’Oasi Zegna.

Oasi Zegna

L’Oasi Zegna è un’area naturalistica protetta nata attorno agli anni trenta grazie al mecenatismo dell’imprenditore Ermenegildo Zegna che fece costruire la “Panoramica Zegna” strada statale che l’attraversa e offre, a chi la percorre, un’ampia visione su tutta la zona.
Lungo le sue curve sinuose, si aprono splendidi paesaggi montani, una spettacolare balconata sulla Pianura Padana e suggestivi scorci sull’Alta Val Sessera.
Da non perdere sono la fioritura della conca dei rododendri e il Bosco del Sorriso, un cammino suggestivo tra abeti, faggi e betulle che, grazie ai profumi e all’armonia di questa natura intatta e pura, aiuta a ritrovare, almeno per un pò, la pace interiore.
Il punto più alto della Panoramica e cuore dell’Oasi è la località Bielmonte, che grazie alla sua felice esposizione al sole è meta turistica sia estiva che invernale.
Nel 2014 l’Oasi, ha ottenuto il patrocinio del FAI.
Ma ora è arrivato il momento per un tuffo in pieno medioevo raggiungendo il Ricetto di Candelo.

Ricetto di Candelo

Questo borgo fortificato sito a Candelo, comune a pochi chilometri da Biella, è un patrimonio che ci arriva direttamente dal medioevo. Serviva per conservare e proteggere i tesori della terra, soprattutto vino e granaglie e per fornire alle genti un tetto sicuro sotto cui rifugiarsi in caso di conflitto.
Composto da circa 200 edifici dette cellule e attraversato da cinque antiche strade le “rue”, è quasi interamente cinto da mura con un’unica possibilità di accesso attraverso due aperture nella massiccia torre anteriore, una più grande per i carri e una più piccola per i pedoni che, all’occorrenza, venivano chiuse con ponti levatoi.
Sapientemente restaurato, nelle sue cellule e cantine ora si trovano curiose botteghe e interessanti laboratori artistici. Per la sua bellezza e unicità è annoverato tra i borghi più incantevoli d’Italia ed è stato anche set per le riprese di alcuni sceneggiati televisivi.
A due passi dal Ricetto ci accoglie la riserva della Baraggia.

Baraggia Biellese

La Baraggia biellese fa parte della riserva naturale orientata delle baragge. Ultimo lembo di territorio incolto, è un ambiente dalle caratteristiche così uniche da essere conosciuto come la “Savana del Biellese”.
Qui, nessun biellese si stupirebbe nel veder apparire un elefante! Belle passeggiate naturalistiche tra la fitta brughiera e le vaste distese di prateria, portano a scoprire quest’area particolare che offre panorami tra i più suggestivi di tutto l’arco alpino occidentale.
Ciò che colpisce immediatamente è vedere un paesaggio che appare senza confini, esteso all’infinito, dove spazi e forme si fondono in un perfetto equilibrio.
Nella Baraggia il visitatore non rimane mai indifferente o deluso.
Dalla savana all’era glaciale con la Serra!

Serra Morenica

Questa splendida morena di origine glaciale lunga circa 25 Km. è la più grande esistente in Europa.
Agli occhi si presenta come una lunga collina emergente dalla pianura padana e perfettamente lineare tanto da sembrare tracciata da un pittore.
La zona è ricca di laghi, di cui il più esteso e conosciuto è il lago di Viverone che, oltre ad essere un’importante risorsa turistica è anche un prestigioso sito archeologico di reperti preistorici dell’ Età del Bronzo.

E’ arrivato il tempo di una sosta per poter gustare alcune specialità tipiche che raccontano sempre tanto del territorio e delle sue genti.

Cucina e altro

La tradizione culinaria del Biellese unisce i prodotti della pianura con quelli degli alpeggi dando vita a piatti semplici ma tanto gustosi. Il viaggio gastronomico non può che iniziare davanti a un fumante piatto di “pulenta cunscia” morbida crema di mais cotta a lungo nel paiolo a cui si aggiungono formaggi tipici come toma e maccagno e un corposo pezzo di burro di cascina. Si passa poi al “ris an cagnun”, dove ancora una volta i formaggi degli alpeggi si fondono con un re dei prodotti della pianura: il riso. Nel Biellese con i formaggi non si scherza, dai freschi tomini alle tome più stagionate la scelta è ampia. Gustosi pure i salumi, da assaggiare i morbidi “salam d’la duja” ovvero salami conservati sotto il grasso e l’originale “paletta” pregiato prosciutto di spalla di maiale. Una specialità molto raffinata del territorio è la mitica mostarda di mele che ben accompagna i piatti di bollito e formaggio. Non pensate però di avere a che fare con la solita mostarda piccante a base di senape! Questa salsa tipica, invece, è un condimento fluido, scuro, aromatico, dolce ma con gradevoli sfumature acidule. Sempre gradita è la degustazione dei pregiati vini Bramaterra, Canavese, Coste della Sesia, Lessona, Erbaluce, tutte etichette importanti e conosciute. Si termina con i dolci, e qui, quelli che vanno per la maggiore sono i biscotti: canestrelli, torcetti e paste di meliga non mancano mai sulle tavole dei biellesi, magari accompagnati da un bicchierino di “ratafià”, liquore dal sapore soave ricavato da ciliegie nere. Un cenno và alle acque famose per la loro leggerezza, non per nulla la Lauretana è considerata la più leggera d’Europa. Chi invece non ama vino o acqua, può dissetarsi con una Menabrea, birra di qualità eccellente giudicata la migliore del mondo nel tipo Lager.
Insomma non manca proprio nulla!